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Ron al PEM!

Testo Valeria Roberto

Foto Gianluca Talento

Ieri pomeriggio alle 18, il pienone a Balzola per l’appuntamento con PEM, Parole e Musica in Monferrato, protagonista della serata RON, all’anagrafe Rosalino Cellamare.
Per un’ora e mezza una bella chiaccherata tra lui, Enrico Deregibus (Direttore Artistico del Festival ndr) e il pubblico, Ron ha raccontato la sua vita, la sua famiglia, partendo dall’incontro dei suoi genitori avvenuto per caso durante la guerra.
Il padre stanco di scappare cercò riparo, saltò un cancello e trovò una porta aperta e subito una scalinata che condusse ad una cantina dove c’era della legna, si coricò e si addormentò; al mattino sua madre (di Rosalino ndr) andò a prendere la legna e trovò questo ragazzo addormentato: non si lasciarono più e dopo qualche tempo si sposarono.
Poi, ha raccontato del suo primo viaggio a Roma, chiamato dalla RCA, la casa discografica più importante dell’epoca, in compagnia di suo padre, perché un cantautore aveva scritto una canzone per lui.
In dieci minuti conobbe un eclettico Renato Zero vestito da Leopardo (momento in cui il padre preoccupato gli fece segno che fosse meglio andarsene) e da uno strano personaggio ingessato sulla sedia a rotelle, causa incidente d’auto, che si scoprì essere Lucio Dalla.
Fu proprio Lucio che scrisse una canzone per lui, “Occhi di Ragazza” (una delle tante canzoni, cantate durante l’intervista ndr), Ron avrebbe dovuto portarla a Sanremo, ma la giuria incomprensibilmente la bocciò, e così diventò poi un successo mondiale di Gianni Morandi.
Dall’incontro con Dalla naque un’amicizia ed una collaborazione artistica “che andrà avanti tutta la vita”; ci ha raccontato, poi com’è nata Piazza Grande, a bordo di un traghetto per la Sicilia.
Ron ha dimostrato non solo di essere un artista, un cantautore, ma una persona di una semplicità e simpatia incredibili, parlando con il pubblico come con gli amici al bar, scherzando con un’autoironia imprevedibile.
C’era un’arietta frizzante a Balzola e si vedeva il pubblico stringersi nelle giacche, ma nessuno è riuscito ad alzarsi perché incantato da questo grande uomo.
Nel backstage aver potuto scambiare due parole, oltre alla foto di rito, è stato davvero emozionante: non ci si poteva non complimentarsi con lui per la sua straordinaria semplicità: la sua risposta, coerentemente è stata “Mi piace parlare con le persone”.
Non ci rimane che dire GRANDE RON!

 

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Nada @ PEM

di Stefano Introvigne (foto e testo)

Nada Malanima, o anche solo Nada, è l’ospite di P.E.M. Parole e Musica in Monferrato, che venerdi 3 settembre ha coinvolto il paese di Balzola. Sul palco, con il direttore artistico Enrico Deregibus anche il giornalista Alessandro Rosa, che insieme alla cantante livornese hanno intrattenuto il numeroso pubblico intervenuto. Dalle origini artistiche fino alle pubblicazioni recenti del suo ultimo libro, Nada ripercorre la sua carriera artistica iniziata in giovanissima età quando a soli quindici anni calca il palco di Sanremo con il brano “Ma che freddo fa”, singolo che la fa conoscere al grande pubblico anche all’estero, soprattutto in Spagna e Giappone. Accompagnata alla chitarra dal maestro Andrea Mucciarelli, si esibisce in alcuni dei suoi brani più famosi tra cui anche “Amore disperato”, che uscito nel 1983, mantiene ancora oggi una carica energica eccezionale. Alcuni accenni alla sua attività di autrice musicale per altri artisti, da Ornella Vanoni a Claudio Baglioni fino ad arrivare recentemente a Cristina Donà. Ottima scrittrice di romanzi e saggi, tra i quali il suo ultimo successo letterario “Materiale domestico” nel quale racconta in maniera spiritosa e leggera la sua vita artistica tra lavoro e famiglia. Nada al termine della serata si concede ai suoi fans per autografare dischi, libri e per le foto di rito. Una bella serata con un’ artista che rispetta sempre le grandi aspettative del suo pubblico.