Si iniziano a tirare le somme di questa rassegna anomala, causa Covid.
Nonostante tutto si cerca di fare i conti per usare Sanremo come volano per rilanciare il paese.
Così si inizia a fare dalla città dei fiori dando la parola al Sindaco. Nel suo breve intervento rimarca il fatto di aver voluto rilanciare l’economia partendo dall’enogastronomia, dal turismo e dall’intrattenimento, punto di forza del nostro Paese. La Città della riviera dei fiori, si pone come capofila per rimettere in piedi l’Italia. Lo fa simbolicamente l’amministrazione comunale dando un bouquet all’uscita della Sala Stampa per ogni giornalista partecipante. Ma siamo ancora qui e dobbiamo ancora parlare un po’ del Festival.
A tale proposito parte il giusto mantra di Coletta, anche se siamo agli sgoccioli della rassegna sanremese targata 2021: “In un teatro vuoto una serata ricca di tanti registri che ha tenuto”. Ed aggiunge “La sfida era unica e vorrei ringraziare tutti”.
Due erano gli obiettivi che sono stati raggiunti.
Il primo: sanitario, per il quale il Direttore di rete spiega “Quasi la perfezione di questo meccanismo visto con ammirazione e d’esempio all’estero”.
Il secondo obiettivo: i giovani, aggiunge Coletta “Presentando tanti nuovi talenti, rispondiamo ad un compito fondamentale: è in corso un cambio generazionale della platea televisiva”.Ed incalza sostenedo “Dare voce all’arte in tutte le sue forme. Il servizio pubblico ha rimesso in moto un mercato che si era fermato”.
La difficoltà della ripartenza è anche la consuetudine: “La fruizione e anche abitudine” dice Coletta. Quindi si è dovuto abituare un certo pubblico a fluire il servizio in modo tecnologicamente avanzato. Comunque sia trasversalmente è stata una “Edizione di grande orgoglio e successo”. Per chi sottolinea che i dati non sono incoraggianti, su una linea totale si verifica che nell’arco degli ultimi 20 anni la serata di ieri, cioè quella antecedente alla finale, non avesse avuto il risultato sperato. In realtà era perfettamente in linea con l’ultimo ventennio.
I maggiori picchi di ascolto si sono rincontrati all’inizio della gara con circa 12,6 milioni di telespettatori mentre il picco di share si ha avuto alle 00:30 con la esibizione registrata di Irama.
Quindi ancora una volta si percepisce che “Musica e Covid hanno un potenziale di grande interesse”. L’aver agito in tal senso ha dato i suoi frutti è stato “L’atto eroico della Rai” sostiene fermamente il direttore di Rai 1 Coletta, chiudendo il suo intervento con “Viva la Rai, viva Sanremo”.
Viene passata poi la palla alla responsabile di RAI Play e Digital, la quale numeri alla mano indica quanto segue:
aumentato fortemente il pubblico dei giovani sulla piattaforme digitali.
L’età media è inferiore ai 35 anni.
Il target di pubblico tra i 14-24 e 25-34 è cresciuto del +120%.
Nel complessivo c’è stato un aumento del +90% rispetto al 2020.
Questo successo è da evidenziare non sullo streaming ma sulla richiesta on-demand.
Nello specifico si può notare che sono le clip ad essere le più ricercate con una durata media di 6 minuti. I momenti più richiesti sono quelli dei Maneskin con Manuel Agnelli, nella serata delle cover, le performance di Ermal Meta ed i quadri di Achille Lauro.
Per spostare leggermente l’angolo sui canali social ed in particolare quello dedicato ai post visuali, Instagram ha ottenuto un incremento maggiore del +60%.
La responsabile Capparelli indica che “Il Festival rispecchia il momento”.
Tanti infatti sono i commenti di chi interaziona coi social, quindi aggiunge “Davvero un risultato storico”.
Sull’onda di questi dati prende la parola Amadeus: “I dati mi riempiono di gioia. Orgogliosi di questo Festival. Volevo ringraziare la redazione di Sanremo con Simona Marconi e lo staff dei ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico”.
Viene passata la parola alla co-conduttrice della serata: la nota giornalista Giovanna Botteri: “Sono iperemozionata e preoccupata”, per ciò che farà sul palco. Sostiene ironicamente “La preoccupazione di Sanremo è quasi peggio delle bombe”. Questa frase è riferita al fatto che il suo intervento vuole essere volto a non appesantire la serata, ma ad alleggerirla. Questo compito risulta difficile, proprio per il suo ruolo di giornalista di cronaca inviata all’estero. Sostiene infatti quanto sia difficile per tutti “Vive con questa ferita”. Lei non ha la percezione del palco vuoto in quanto aggiunge “Spesso sono da sola e mi sono abituata a sentire quello che c’è oltre alla telecamera”, sperando di riuscire a trasmettere lo stesso sentimento positivo anche sul palco dell’Ariston.
Squadra che vince non si cambia, quindi anche questa sera sarà presente Achille Lauro, che a differenza delle altre conferenze Stampa, oggi è presente: “Finalmente posso ringraziare Amadeus” e senza attendere le domande va subito al sodo per chi lo ha criticato “Questo è un progetto”, riferito ai suoi quadri sul palco “costato notti di lavoro. Non è mettere un costume e finisce lì. Oggi la musica si guarda anche”. Dando ovviamente importanza alla qualità di visione che deve assorbire il telespettatore e continua “La prima sera c’era il Glam Rock, che io preferisco, la seconda sera in Rock and Roll, la terza il Pop, che è un omaggio agli incompresi (non è un genere di basso livello come alcuni intendono), ieri sera il Punk…e e stasera torno a “C’est la vie”.
Amadeus prende spunto da quanto ha detto Achille Lauro sottolineando “Achille ha fatto dei quadri meravigliosi”. Da un giudizio personale esclamando con voce sottile e ferma “Il principe della musica è Achille Lauro, perchè ha svolto una performance di altissimo livello. Complimenti a lui ea tutto il suo gruppo del lavoro”. Allora ironicamente Achille Lauro risponde in via indiretta a chi lo critica “Ringrazio Amadeus dei complimenti anche se non sono stato all’altezza”.
A questo punto il ritorno al succo della serata è d’obbligo.
La palla viene passata al Vicedirettore di Rai 1 Fasulo che da rilievo alla scaletta.
Gli ospiti saranno Ornella Vanoni che si esibirà con Francesco Gabbani, la presenza di Umberto Tozzi con la sua band, il trio Riccardo Fogli, Michele Zarrillo e Paolo Vallesi. Ci sarà anche un momento con Serena Rossi, Tecla insolia, Dardust e la Marina Militare.
Ovviamente sarà assente Simona Ventura, come era previsto da diverso tempo, perché è risultata positiva al Covid. Già nella conferenza stampa di ieri Amadeus aveva fatto i suoi più sinceri auguri alla conduttrice, con la speranza di poterla trovare in un’altra occasione, magari, televisivamente parlando partecipando come concorrente VIP a “I soliti ignoti”.
La serata vedrà i 26 Big in gara esibirsi e la loro classifica verrà decisa attraverso il televoto dal 26esimo al quarto posto.
Per i primi te verranno riassegnati altri numeri per il televoto dov’è la sommatoria dei voti sarà dovute alla giuria: demoscopica televoto e sala Stampa.
Così si decreterà il vincitore.
Dato che tutto questo Festival si è incentrato sulla rinascita e quindi era una visione di insieme sul lungo termine saranno presenti tra gli ospiti anche Alberto Tomba e Federica Pellegrini. Il loro intervento sarà legato ad un momento molto importante: la presentazione di un sondaggio per la scelta del logo delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Anche in questo caso si vede quanto lo staff che ha lavorato per Sanremo 2021 di concerto con le autorità a più livelli, abbiano lavorato sulla lunga distanza per una sorta di gemellaggio che possa fare catena per la ripartenza del ingranaggio Italia.
In ultima battuta ci sono state le classiche domande diritto in cui l’elemento più eclatante è stata la notizia che non ci sarà un “Ama ter”. Nello specifico, lo avrebbe poi dichiarato espressamente ed in modo ufficiale nella Conferenza di domani lo stesso Amadeus che ha espresso fermamente: “Non farò un terzo festival consecutivo, a meno che non venga voluto fortemente”, prossimamente “Prima della pensione”, aggiunge scherzando.
Qui si sono aperti i vari scenari, da quelli più semplici a quelli più fantasiosi, da quelli relativi ad un ulteriore ringiovanimento della kermesse e di conseguenza di tutta la programmazione della rete ammiraglia, fino ad arrivare al politicamente scorretto.
Ma non andiamo troppo lontano, già si pensa troppo in là senza goderci l’oggi.
Sorridendo dice Amadeus”Non abbiamo ancora finito e già si cerca un nuovo conduttore”.
Nonostante il divagare, si torna in carreggiata e si fa letteralmente un passo indietro: c’è di nuovo sostiene che non si debba perdere troppo tempo nello sviluppo della serata finale, perché i giornalisti devono fare loro mestiere. Quindi siamo tornati a una storia vecchia, se sia più giusto sforare, perché il racconto musicale lo richiede o se sia più giusto far raccontare ai giornalisti in tempo, per la pubblicazione delle notizie.
Il racconto comunque si chiude in una kermesse travagliata che comunque sia ha chiuso un’epoca.
Ma un’epoca sarà davvero chiusa?
Di tutto questo non si sa nulla a parte, che si intravede da lontano l’ombra di Cattelan. Quindi?
Boh! Nel dubbio rispondiamo cantando “Perchè Sanremo è Sanremo”
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