Iniziamo dalla fine, perchè la fine sia un nuovo inizio. Lo facciamo con i Negramaro attraverso la voce e le parole del frontman Giuliano Sangiorgi, prima di chiudere il concerto on-line del 19 marzo 2021 (in cui augurano “Buona festa del papà a tutti i papà” ndr):
<<Grazie a tutti! E’ stato bellissimo. Grazie a questa Città Eterna che mi ha, ci ha accolto stanotte, ma mi ha accettato in questa vita. Siamo felici, state attenti, stiamo tutti, stiamo attenti e torniamo a vivere forti forti come prima e più forti di prima.
Noi siamo veramente, veramente uniti insieme a Live Nation, Sugar, il management, tante persone che, veramente, sono convinte che ce la faremo: dove esserlo anche voi da casa stando attentissimi.
Il pensiero va alle persone che non ci sono più e, per quelle persone che non ci sono più per questo maledetto virus, dobbiamo ricordarci, e io me lo ricorderò sempre, perché me lo ha detto mio padre: “Non si sopravvive all’assenza, bisogna vivere, vivere fino in fondo”.>>
Il concerto si è chiuso con la celeberrima “Tra nuvole e lenzuola”, con l’assenza del pubblico, ma in presenza delle maestranze che di solito “confezionano” in ogni sua parte i live. La preparazione, quindi aveva lo stesso sapore, a dire di chi c’era, ma con emozioni e tanta carica in più: la voglia di ripartire con quella fame e quell’energia di tornare ad una normalità migliorata.
Lo show è stato realizzato con l’aggiunta della realtà aumentata, una “Visual artist in tempo reale” dice Giuliano, grazie alla tecnologia, quella stessa tecnologia che ha permesso ad un pubblico numeroso di fruire da casa di uno spettacolo nello spettacolo con una serie di record: “Una band di primati” (scherzano Giuliano e Danilo Tasco imitando nelle movenze, due scimmie, durante l’intervista a Radio Italia, inserita nel pre-show ndr). Tra tutti i record si rende subito evidente che i Negramaro sono la prima band italiana ad effettuare un live di questa portata in streaming, il tutto svolto e girato in alta definizione all’interno de “La Nuvola” il Nuovo Centro Congressi trasparente situato sul tetto di un edificio di Roma nel quartiere EUR, opera dell’architetto e designer Massimiliano Fuksas. Un progetto avveniristico quello di mettere insieme, musica, design ed innovazione, una sommatoria che fanno evolvere lo spettacolo in una direzione sensoriale differente, trasformando il classico concerto tipico di stadi e palasport, in qualcosa di nuovo che possa essere riutilizzato, quando il pubblico potrà tornare ad essere presente. Si augurano questo i Negramaro, e che questa proposta dell’entertinement innovativo, possa essere di esempio per altri artisti, in questo “Periodo assurdo”, per intrattenere e non da meno far lavorare persone che con la loro professionalità a vari livelli e settori, sostengono le proprie famiglie e che nell’ultimo anno non hanno lavorato.
Andando verso il cuore del concerto, si evidenzia un pezzo che “tira” molto, suonatissimo nei loro concerti che è “Via le mani dagli occhi”, uno dei pochi brani del repertorio classico della band salentina, con un bellissimo arrangiamento, molto moderno e pieno di tecnologia, una canzone che “Picchia forte” dice Giuliano, ma ci sono tante altre new entry che “martellano” allo stesso modo: pochi quindi i pezzi pre-pandemici; sono soprattutto i pezzi nuovi a muovere la scena, quelli dell’ultimo lavoro che dà il nome al tour, tra cui: “Devi solo ballare”, “Come non fosse successo mai niente”. Una pietra miliare questo nuovo tour, che segna la ripartenza, un ripartire da zero, senza ripartire da zero, ma per migliorarci, tornando a vivere i sentimenti in modo tradizionale, perché mai come adesso, abbiamo bisogno di “Contatto” e stiamo già aspettando…
error: Content is protected !!
Tema SeamlessBuone Ricette, sviluppato da Altervista