Malika Ayane @ PEM

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di Stefano Introvigne (foto e testo)

Un sabato pomeriggio di fine estate e quattro chiacchiere con Malika Ayane. E’ successo sabato 28 agosto a Lu Cuccaro Monferrato nell’ambito della rassegna “P.E.M. Parole e Musica in Monferrato” arrivata quest’anno alla 16ma edizione. La manifestazione, condotta dal giornalista casalese Enrico Deregibus, della quale è direttore artistico da sette anni, porta nel territorio monferrino delle colline, patrimonio Unesco, i migliori musicisti, scrittori e attori del panorama artistico italiano. Questa volta, a rispondere alle domande di Enrico alternandole ai brani più celebri della sua carriera , è stata proprio la cantante milanese. Membro del Coro delle Voci Bianche del Teatro alla Scala di Milano già a undici anni, studia violoncello al conservatorio di Milano e dopo alcune esperienze di autrice e interprete di jingle musicali pubblicitari ottiene un contratto con la Sugar, etichetta di Caterina Caselli, che nel 2007 lancia nel mondo della musica leggere la giovane artista che , un anno dopo, vince il disco di platino con il suo primo album “Malika Ayane” vendendo 80000 copie.

Poi le collaborazioni con vari artisti e compositori come Pacifico, con il quale scrive il suo singolo “Sospesa”. Nel 2009 la consacrazione sul palco dell’Ariston di Sanremo con il brano “Come foglie” scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Il brano, cantato in duo con Gino Paoli, si classifica al secondo posto nella categoria giovani e rimane per 19 settimane in classifica, portando a Malika il suo secondo disco di platino e diventando il suo cavallo di battaglia. La sua splendida voce, armoniosa, calda e, come la definisce perfettamente Paolo Conte, di “colore arancione scuro”, è un marchio che la contraddistingue rendendola unica in ogni genere da lei interpretato. La sua infanzia vissuta a Milano, vivendo la cultura mista italo-marocchina (il padre è originario del Marocco,ndr) sarà la fucina delle sue esperienze artistiche che la porteranno ai vertici del successo. Ormai da tempo ha deciso di trasferirsi a Berlino, città multiculturale che descrive come culla di possibilità per emergere in ogni campo. Oltre alla musica, racconta delle sue passioni e in particolare per la fotografia di ritratto a persone anziane, che definisce sempre gentili ed eleganti e con le quali riesce a sentirsi a suo agio in maniera molto particolare. Malika regala al numeroso pubblico intervenuto alcuni brani della sua carriera, accompagnata alla Marimba da Daniele Di Gregorio, allievo del maestro Claudio Abbado e collaboratore di Paolo Conte. Un’atmosfera quasi surreale quando la sua voce scivola sulle note della Marimba su brani come “Controvento”, “A mezzanotte” e  “Senza fare sul serio”, il tutto immerso in un tramonto di fine estate che accarezza l’aria del Monferrato. Malika racconta delle sue esperienze come interprete di Musical (Evita nella versione di Massimo Romeo Piparo nel 2016, ndr) e come giudice di X-Factor, il talent-show prodotto da Sky. Particolarmente divertente il momento in cui svela i retroscena del Festival di Sanremo del 2010 quando con il brano “Ricomincio da qui” ottiene i premi della critica “Mia Martini” e della Sala Stampa Radio e TV, ma che non raggiunge il podio nella serata finale, provocando nel pubblico dell’Ariston una sonora rivolta alla quale si associano i musicisti dell’orchestra del Festival, che per protesta si alzano lanciando in aria gli spartiti. Episodio che le vale anche un rimprovero telefonico della madre, la quale benevolmente le dice:

”..se ci sono dei casini, tu ci sei di mezzo sicuramente..”…

Malika si congeda dal suo pubblico cantando “Come foglie” promettendo di tornare presto ai live che regalano anche agli artisti le emozioni di cui tutti abbiamo sempre più bisogno.

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